Il brano è bellissimo, fiabesco, sognante: Exogenesis: Symphony, Pt. 1: Overture.
Ad un certo momento, al lato del palco un faro illumina qualcosa che inizia a muoversi.
E’ un grosso disco volante, grigio scuro, si libra fluttuando, discreto, non fa rumore.
Come le foglie di Fantasia seguivano i vortici della corrente del fiume , il disco si muove portato dalle correnti d’aria (e anche da solidi cavi di ancoraggio), ma sembra che siano le note a prenderlo per mano e farlo danzare in cielo. La musica continua, poi una piccola esplosione, la base del disco si stacca, cade un trapezio ed un acrobata, non so se uomo o donna, vestito completa,mente d’argento, come un leggendario Selenita in missione diplomatica sulla terra.
Inizia a danzare nell’aria, una danza armoniosa, fatta di gesti e di forme plastiche, di acrobazia e grazia.
Danza fino alla fine del pezzo, poi se ne va, appeso alla sua nave volante.
E’ stato forse il momento più bello di uno spettacolo eccezionale, la data italiana della sezione estiva del tour The Resistance dei Muse, ieri sera a Milano, a San Siro.