Alleggerire il peso che grava sulla scuola.

Ciao. Ritorno al viaggio in Inghilterra.
Una breve considerazione sul viaggio. Gli inglesi facoltosi del 19° e 20° secolo facevano il Gran Tour tra le città europee come forma di cerimonia iniziatica che li introduceva alla vita produttiva attiva (o fruitiva passiva se nobili). Viaggiando capisco la validità di questa esperienza.
 Se si viaggia ad occhi aperti, se si cammina con i piedi saldamente piantati a terra su sentieri percorsi da secoli da viaggiatori storici, se si respira la stessa aria che uomini grandi del passato hanno respirato, qualcosa cambia, qualcosa ci cambia, qualcosa si impara, qualcosa ci fa confrontare con culture diverse, qualcosa ci prende un po’ di noi, tanto prendiamo noi dai quei contesti.
E se quello che stiamo imparando non ci sembra utile in quel momento, caro lettore sta sicuro che un giorno un neurone ti si accenderà dandoti una risposta che in quel momento ti serve, neurone istruito dalla tua esperienza odierna. La più grande ed esclusiva biblioteca del mondo è quella che vive nella mente, unica ed irripetibile.
Passiamo al tema di oggi.
Durante il viaggio ho visitato due luoghi storici che mi hanno “toccato” particolarmente.
Nell’abbazia di Westminster sono passato davanti alla tomba di Elisabetta I di Inghilterra, l’”Elizabeth” dei film con Cate Blanchett, la Regina Vergine, la condottiera che schiantò l’Invincibile Armada in un fragore di legno spezzato, di tela che crepita in fiamme, di acqua che irrompe nelle falle, di tuoni di cannoni, di urla di marinai uccisi per l’onore di un regno.
E’ vero che di fronte alla morte tutti siamo uguali ma davanti a questo monumento sepolcrale ho avuto un brivido, il brivido della Storia, propria quella con la S maiuscola. Questa donna ha scritto e fatto la storia, ha imbrigliato il flusso degli eventi e lo ha indirizzato in una direzione scelta da lei, ha fatto si che il capitolo successivo a quello scritto da lei fosse su binari obbligati posati da lei. Ho sentito il peso e il respiro della storia. E ho riflettuto sulla grande solitudine in cui Elisabetta visse la sua vita, circondata da una corte immensa, ma senza avere legami con nessuno, non potendo fidarsi di nessuno, dovendo scegliere di essere crudele anche nei confronti dei membri della propria famiglia.
Un altro sepolcro, che però ora non c’è più. Nella cattedrale di Canterbury, nell’abside, una piccola candela si consuma in eterno, tenuta accesa dalla devozione dei fedeli. Rappresenta il luogo in cui era il sacello di Thomas Becket, l’arcivescovo santo di Canterbury fatto assassinare da Enrico II perché ribelle nei confronti dell’editto di sottomissione dei Vescovi al potere regale. Thomas fu ucciso nella cattedrale stessa, un altare ricorda il punto del martirio. La tomba fu fatta distruggere da Enrico VIII e le spoglie sparse e distrutte. In questo caso ho sentito la potenza del grido della libertà violata, calpestata, il non accettare un bavaglio, una limitazione delle proprie funzioni, e la violenza dell’uomo che cancella ogni traccia di un altro uomo se considerato proprio nemico. Non basta uccidere un uomo, bisogna anche cancellarne ogni idea, ogni ricordo, ogni traccia.
Ma non è così. Sparirà il mio corpo, ma spero che almeno una delle mie idee vivrà in chi mi ricorda. La piccola fiamma della candela è come un faro per chi naviga verso la libertà di pensiero e parola.
E veniamo alla scuola. Per risparmiare soldi si pensa spesso a snellire i programmi. E ogni tanto si sente di tagli alla storia, alla geografia, e via dicendo.
Ma come si può pensare a tagliare la storia dalla formazione di una mente e di una coscienza, non si può insegnare a leggere saltando l’alfabeto, non si può arrivare a conoscere l’oggi se non si è camminato sui ciottoli del passato. Non sarà possibile cancellare la storia, basta una tomba di freddo marmo per scaldare il cuore, ma senza cultura e insegnamento il marmo rimane freddo.
Non sia la storia una lastra di marmo da gettare via per alleggerire il peso economico che grava sulla scuola, sia il peso che grava sulle nostre coscienze per portarci a pensare, decifrare, leggere, affrontare il nostro mondo in cui ora viviamo, mondo che è così perché qualcuno prima di noi l’ha costruito mattone per mattone, lettera per lettera, il peso di Elisabetta, il peso di Thomas.
Thomas
La spada spezzata, il luogo del martirio di Becket
Candela

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.