Sulle orme di Piero della Francesca – Parte Settima

Sulle orme di Piero della Francesca – Parte Settima

Siamo a Firenze, alla Galleria degli Uffizi.
Non dirò niente degli Uffizi, altrimenti vi stanchereste di leggere.
Vi è un unica opera di Piero, il doppio ritratto dei duchi d’Urbino, Federico da Montefeltro e Battista Sforza.
Parliamo un po’ dei personaggi.
Federico, signore da Montefeltro, era un personaggino interessante.
Vediamo di capire lo stile ed il carattere. Guardate la sua figura di profilo, e la strana forma del naso. Non fu una natura matrigna e beffarda a forgiarla in questo modo, no, la natura non c’entra.
Perse un occhio in un torneo, e per riguadagnare un minimo di campo visivo in battaglia si fece spaccare l’osso nasale in quel modo (chirurgia estetica funzionale ante litteram).
Vi basta? No? Chiedete a Fossombrone, città del Montefeltro che osò ribellarsi e appoggiò la Rimini dell’odiato rivale Sigismondo Pandolfo Malatesta (quello del Tempio Malatestiano): fu messa a ferro e a fuoco per tre giorni.
E per chiudere, fu artefice, insieme a papa Sisto IV (colui che avviò la costruzione della Sistina, ma anche colui che diede il via alla Inquisizione Spagnola e che formulò il dogma dell’Immacolata Concezione, qualche incoerenza si può notare, non dite?), dicevamo che furono gli organizzatori della congiura dei Pazzi contro i Medici a Firenze: Federico puntava a Firenze se fosse riuscita la congiura.
Bene torniamo alla tavola: i due protagonisti si fronteggiano, mostrano i loro profili (allora il ritratto ufficiale era di profilo, ma Federico non si farà mai ritratti frontali per via dell’occhio), Federico in rosso e Battista con acconciatura che avete già visto (suggerimento:Forlì).
E’ un ritratto d’amore, Battista è probabilmente già morta, e Federico fa congelare da Piero il suo eterno amore nel quadro, perchè questa personcina così a modo, come avete appena imparato a conoscere, vive di un amore sfrenato il matrimonio con Battista. Non esiste una ricetta, un manuale per capire la sfera sentimentale di una persona, come sia possibile trovare tanto amore insieme a tanta ferocia.
Il quadro ha un retro, su cui su due carri trionfali stanno Federico con le Virtù Cardinali, e Battista con le Virtù Teologali, esaltando le doti di condottiero di Federico, e quelle coniugali di Battista.
Tecnicamente bisogna guardare dietro i duchi, il protagonista del quadro è il paesaggio, di chiara ispirazione fiamminga, descrive il panorama che si vede dal colle di Urbino e rappresenta una rappresentazione in realtà virtuale, allineandolo si ottiene infatti una scena a 360°.
Basta, so che siete stanchi, ma Milano e poi il viaggio avrà termine.

Piero_della_Francesca_044

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Piero,_Double_portrait_of_the_Dukes_of_Urbino,_landscape_continuation

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