Giuditta ti guarda…

“Le donne, i cavallier, l’arme, gli amori, le cortesie, l’audaci imprese io canto”

Ha appena finito di tagliare la testa ad Oloferne, il generale assiro che guidava le truppe contro i Giudei.

Giuditta è in posa con la sua spada, ferma immobile, serena dopo aver eseguito l’atto violento, supremo, dopo aver rischiato tutto, la morte, il suo corpo, la sua anima. Serena, con due ciocche di capelli ritorti, biondi, angelici, fiera e stanca appoggiata alla spada, l’unica parte fredda della scena, se escludiamo la testa decollata di Oloferne.

Forse è stanca, ma il viso è dolce, tiepido, ispira pace e calma, la calma che segue la violenza, la quiete dopo la tempesta, i toni caldi, dorati suggeriscono distensione, calore, una passione diversa da quella a cui ambiva Oloferne, niente di belluino, tutto di spirituale.

Ma c’è ancora qualcosa di freddo, avvicinatevi agli occhi, guardateli, quegli occhi, che vi guardano angolati, non diretti, ma vi guardano.

Se pensata di trovare una una Giuditta rilassata, facilmente prendibile perché prevedibile, beh state commettendo un gravissimo errore. Tutt’altra che prevedibile, gli occhi sono altre due lame pronte a colpirti, a ferirti nell’intimo, non è distratta Giuditta, Giuditta ti guarda …

Le donne forti sono come Giuditta, uomo che pensi di poter fare ciò che vuoi delle donne, stai attento, Giuditta ti guarda..

Vincenzo Catena Giuditta con la testa di Oloferne, c. 1525

 

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