Sulla Luna

“Le donne, i cavallier, l’arme, gli amori, le cortesie, l’audaci imprese io canto”

Tra tutti gli oggetti (e mi scusino alcuni dei capolavori del massimo ingegno e dell’arte se li ho chiamati oggetti) esposti a Ferrara vi è un grosso globo, ferito dai due tempi, quello cronologico e quello atmosferico, esposto in alto e forse poco visibile, un oggetto di per sé trascurabile nell’economia della visita.

Attenzione: le cose non sono mai quelle che sembrano.

L’oggetto in questione è il globo che coronava l’obelisco egizio che troviamo oggi in Piazza San Pietro, in Vaticano, presente sull’obelisco fin dalla sua collocazione originaria, ciò il circo di Nerone – Caligola nei pressi del colle Vaticano.

La storia poi si mescola con la leggenda, che vuole il globo come l’urna contenente le ceneri di Giulio Cesare, il cui corpo venne bruciato in fretta e furia dopo la congiura delle Idi di Marzo. Leggenda scomoda per il trono di Pietro, tanto che Papa Sisto V lo fece sostituire da una croce.

Oggi è conservato ai musei Capitolini, a Roma, e scomodiamo ancora la storia. La sua superficie rovinata non è frutto solo del meteo, osservandolo bene si notano tracce circolari, nette, decise, troppo perfette per avere origini naturali. Infatti vi è la mano dell’uomo, la mano di un esercito di truppe germaniche di ventura, un gruppo tristemente noto, l’esercito dei Lanzichenecchi, responsabili del sacco di Roma del 1527, che si divertirono a prenderlo ad archibugiate.

Torniamo alla mostra. Dicevo di non facile visione, si nota poco, collocato  nella stessa sala della Venere di Botticelli, facile distogliere lo sguardo.

Ma entrando nella sala la prospettiva cambia: la palla diviene la Luna, l’illuminazione ne crea anche la sua forma minima, una falce luminosa proiettata sul muro.

E’ la Luna di Ariosto. E’ la Luna fredda e pura, quella che raggiunge Astolfo con l’ippogrifo per recuperare il Senno di Orlando e placarne la furia.

Perché la pazzia è solo sulla Terra, tra di noi uomini, sulla Luna non c’è pazzia, la Luna è pura.

Chissà che questo globo sia ancora portatore di senno.

Roma, Musei Capitolini, Globo obelisco

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.