I grandi, presi in blocco, son di solito larve di commedianti, che fanno effetto sol sugli ignoranti. I ciuchi a lor s’inchinano, perché capir non sanno più in là di quel che vedono; ma i furbi, che con più prudenza vanno, dapprima non si fidano se in ogni parte chiaro non ci vedono, o come…
Articles from Settembre 2018
VIII – L’Uomo e l’Idolo di legno – Jean de La Fontaine
Possedeva un pagano un Dio di legno, un Dio di scorza dura, che avea le orecchie solo per figura, nel quale ei confidava, ed a tal segno che gli costava un occhio della testa a mantenerlo in festa. Nessun Idol bocconi mangiò più grassi e buoni, che l’uom tra i fiori a renderlo propizio offriva…
I – Il Leone innamorato (Alla signorina di Sévigné) – Jean de La Fontaine
Sévigné, tu che alle Grazie d’ogni grazia sei modello, tu che in cor ti vanti rigida quanto splende il viso bello, deh! concedimi attenzione per il tempo d’una favola, nella quale mostrerò come amor vinse il Leone. Io per pratica già so che a parlar d’amor a te non si va senza pericolo. Dal provar…
XVI – La Donna annegata – Jean de La Fontaine
Se una donna cercasse d’affogare, io disapprovo sempre quella gente che dice: “Lascia fare, le donne sono meno che niente”. Questo dispregio per il debol sesso dirò, se mi è permesso, un sentimento cinico mi pare, ché a queste donne tanto disprezzate le gioie noi dobbiam più delicate. E ciò premesso, udite il caso d’una…
XI – La Volpe e l’Uva – Jean de La Fontaine
Una Volpe, chi dice di Guascogna, e chi di Normandia, morta affamata, andando per la via, in un bel tralcio d’uva s’incontrò, così matura e bella in apparenza, che damigella subito pensò di farsene suo pro. Ma dopo qualche salto, visto che troppo era la vite in alto, pensò di farne senza. E disse: –…
IX – Il Lupo e la Cicogna – Jean de La Fontaine
I Lupi sono bestie che, si sa, mangian sempre con grande avidità. Un giorno uno di questi in compagnia, per ghiottornia mangiando a più non posso, gli cadde in gola un osso. Con quell’affar confitto in mezzo all’ugola che strozza la parola, sarìa morto, se a trarglielo di gola, una Cicogna pia col becco non…
XVIII – La Gatta cambiata in Donna – Jean de La Fontaine
C’era una volta un Uomo ed una Gatta, una Gatta sì cara fra le care, ch’ei ne provava una passione matta a sentirla soltanto miagolare. E pregò tanto il cielo, che il Destino per contentare le sue strane voglie, a forza d’incantesimo, un mattino la fece donna e gliela diede in moglie. Dir non vi…
XVII – Il Pavone si lamenta Giunone – Jean de La Fontaine
– Gran Dea, – (così si narra che un Pavone dicesse, querelandosi, a Giunone), – m’hai dato un canto ch’è una stonatura, un canto vero orror della natura. L’usignol, un così vile uccellin, invece ha un canto, che a sentirlo è un dolce incanto, tanto è flebile e gentile -. A lui Giunon, dei gangheri…
XV – Il Gallo e la Volpe – Jean de La Fontaine
Sopra un ramo di pianta in sentinella stava un Gallo maestro in furberia, allor che, con un far da monachella, una Volpe gli disse: – O sai, mio caro? Noi siamo in pace adesso, è venuta la pace universale. Scendi dunque a ricevere l’amplesso, in fretta vieni giù. Perché devo recar questa novella in cento…
X – L’Asino carico di spugne e l’Asino carico di sale – Jean de La Fontaine
Con gravità d’imperator romano un asinaio, col suo scettro in mano, guidava due corsier di Asineria; l’uno di spugne carico, con chiasso moveva i piè veloci: l’altro, carco di sal, stentava il passo, come se camminasse sulle noci. E va per valli, e va per strade e monti, le brave bestie arrivan finalmente al guado…