Contro i frequenti assalti d’una Volpe ai Tacchini era una pianta fortezza inespugnabile. La perfida sprecava i suoi bei salti, che sempre in sentinella eran le bestie contro le insidie. Ond’ella si rodea. – Costor, – dicea, – si vogliono burlare, ma per gli dèi! scommetto che una volta o un’altra saprò ben farla…
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II – Il Gatto e i due Passeri – Jean de La Fontaine
(Al signor duca di Borgogna) Fin dalla prima infanzia un Gatto e un Passerino all’ombra degli stessi Dèi penati vivean, l’un nella gabbia,e in un canestro l’altro a lui vicino. Le mie due care bestie facean spesse baruffe col becco l’una e l’altra colla morbida zampa. Non eran zuffe tremende, no, che il tenero gattino…
I due pappagalli, il re e suo figlio – Jean de La Fontaine
Due Pappagalli, padre e figlio, a tavola ogni giorno sedevano d’un Re, e figlio e padre, i principi, li amavanod’un amore che al mondo ugual non c’è. I due padri legati in amicizia vecchia si compiacevan di veder i figli, che malgrado l’età frivola, vivevan sempre insieme con piacer. Nutriti insieme, a scuola insieme andavano,e…
XIX – Il Pastore e l’Armento – Jean de La Fontaine
– Oh Dio, non passa dì che la mascella del lupo fra le mille non mi rapisca qualche pecorella. Erano mille, ahimè! non son più mille, e ancora m’ha rapito quel rabbioso il Ricciolin, un pecorin grazioso. Ricciolin, che per il prato mi seguìa come un cagnòlo, Ricciolin, che colle buone fin al polo ben…
VII – Il Topo cambiato in Ragazza – Jean de La Fontaine
Un Bramino, che vide un topolino cader dall’ugne di un grifagno augello, lo raccolse pietoso. Io lo confessol’avrei lasciato stare, ma forse il mondo è bello, perché non è dappertutto lo stesso. In quei paesi là si prova, per esempio, verso i topi quel sentimento quasi di pietà, che si sente da noi per un…
III – La Scimmia e il Leopardo – Jean de La Fontaine
In due tende con grandi cartelloni alla fiera faceano affari d’oro la Scimmia e il Leopardo. – Eccomi a loro, – dicea costui. – Signori, io son quel celebre artista, di cui parla tutto il mondo: e la mia pelle gaietta, maculata sopra e sotto a nodi ed a rotelle, sì piacque al re, che…
XV – Il Topo e l’Elefante – Jean de La Fontaine
La vanità, ch’è tutto un mal francese, fa ch’ogni sciocco e stupido borghese, un grand’uomo si creda in quel paese. Vani son gli Spagnoli e tuttavia, per quanto grande il lor difetto sia, è più che scipitezza una pazzia. L’esempio che vi conto vi dimostra la boria nostra, la qual su per giù non vale…
X. L’Orso e il Giardiniere – Jean de La Fontaine
Un Orsacchiotto assai mal pettinato, selvatico cresceva in fondo a un bosco, solo, nascosto, sempre torvo e fosco, in collera col fato. Novel Bellerofonte, l’umor nero s’univa a una tremenda ipocondria, perché solo la buona compagnia tien ilare il pensiero. Un bel parlar non vale un bel tacere, sta scritto, ma bisogna discrezione, ed in…
VII – Il Cane che porta il pranzo al suo Padrone – Jean de La Fontaine
Mal resiste il cuore al dardo d’un bel guardo, ed alla vista d’un sacchetto di denaro troppo raro è trovare chi resista. Soleva un Can portare in una cesta al collo il pranzo del suo buon Padrone. Per quanto temperante a suo dispetto ei sapesse resistere al boccone, non era un santo padre, poveretto, e…
VI – La Donna e il Segreto – Jean de La Fontaine
Ė difficile a chi porta le gonne il custodire un gran segreto in petto; quantunque sotto un simile rispetto, ci sian uomini peggio delle donne. Un marito per mettere alla prova la sua donna, una notte a dire uscì: – Nel ventre par che tutto mi si muova, provo un dolor che non provai fin…