Morgan a Mantova

Il nuovo giurato di X-factor, l’alter ego di Morgan (o forse il vero Morgan) Elio, senza le Storie Tese, dimostra di essere un Artista.

Con la regia sapiente di Lina Wertmuller mette in scena un “one man show” ispirato al Giornalino di Gian Burrasca di Vamba (pseudonimo di Luigi Bertelli) e scritto nel 1907.

Una lettura recitata e cantata di un testo che mi ha riportato piacevolmente alla mia infanzia, all’edizione RAI del ’64 sempre della Wertmuller e con Rita Pavone, con le musiche del grande Nino Rota (non l’ho visto nel 1964, ma qualche anno dopo, non tanti per la verità, quindi i miei sono tanti).

La capacità teatrale di Elio è notevole: con lo scorrere delle pagine lette e cantate sul palco sparisce Elio e rimane Gian Burrasca, è lui che pesca nella bocca dello zio del cognato strappandogli un dente, è lui che libera il canarino, rovina un tappeto, allaga un bagno, terrorizza un gatto, ma è ancora lui che soffrendo la fame in collegio ricorda la dolcezza della madre amorevolmente impegnata a preparare cene fantastiche, quella stessa madre di cui piange la dolcezza delle carezze davanti al focolare della casa.

Un bello spettacolo, semplice, uno spettacolo di una volta, uno di quegli spettacoli della storica RAI, uno spettacolo pesante della sua leggerezza, un spettacolo che piace ai bambini, ma che piace di più ai grandi perché per un ora possono tornare bambini, canticchiando tra se e se: viva la pappa pappa, col popopopomodoro….

Elio

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