In occasione del prossimo restauro della Pala rappresentate il patrono della Parrocchiale di Castellucchio di Felice Campi, Don Marco Bighi, che ringrazio, mi ha chiesto di scrivere alcune note riguardo la pala stessa. Questo il testo integrale. Note Storiche biografiche Dell’autore della pala, Felice Campi, riporto le note recuperate sul sito della Treccani: Pittore, figlio…
Digressione
Il problema è: ci passo? 56 (Calle Varisco)
56. Non è una versione aggiornata della risposta alla domanda fondamentale sulla vita, l’universo e tutto quanto che Douglas Adams poneva nel fantastico ”Guida Galattica per gli Autostoppisti” e nei successivi romanzi della serie (quella era 42). Neppure il numero atomico del Bario, o il numero dei recettori olfattivi, o l’album di Elvis “Elvis ’56”,…
I libri con il risvolto: la Libreria Acqua Alta a Venezia
Ne parlano tantissimi blog, ha una sua pagina Facebook, ne ha parlato la stampa, anche internazionale. Allora ne parlo, anzi, ne scrivo anch’io.
C’è a Venezia una piccola libreria, e come spesso accade per le cose piccole è preziosa e unica.
Intanto il nome, Libreria Acqua Alta connota la sua appartenenza alla città più iconica e degna del simbolo di copyright dopo il nome, Venezia©. Entrando, noti le scansie che salgono fino al soffitto su cui si ammassano centinaia, migliaia di libri, e aspetta, cosa c’è al centro? Una gondola? Si, è proprio una gondola, ma piena di libri, soprattutto dedicati alla città, tra cui un originalissimo Piccolo Principe in lingua veneziana. Se vai avanti, una stanza si apre sulla destra e qui i libri sono impilati in vecchie vasche da bagno.
Se ragioni un attimo lo capisci, se l’acqua sale, gondola e vasche anche, e i libri si mantengono al sicuro Certo, acquistano un aroma particolare, più che da carta stagionata da carta lagunare, umida, carta che va in gondola. La varietà di quello che trovi è enorme, e se non trovi chiedi, che dietro ai libri ve ne sono altri, che trovi solo con la mappa mentale di chi gestisce la libreria.
In realtà i padroni della libreria non siamo noi visitatori, per cui la libreria diviene nostra, ma solo per il tempo effimero della visita, e nemmeno mi proprietari legali o i dipendenti titolati ad esserlo, no, i veri proprietari sono i gatti. Li trovi ovunque, accoccolati tra i libri, qualcuno che scappa perché siamo troppi noi, ma qualcuno completamente disteso a dormire tra vecchie cartoline e stampe veneziane, di un bellissimo mix bianco e fulvo, come se fosse ancora vestito dei bellissimi abita della Venezia opulenta del ‘700.
E non è finito. Percorri il negozio fino in fondo, esci nel cortile e travi un marchingegno alla Will Coyote, realizzato con migliaia di libri destinati al macero, quindi riciclati per dare loro onore ancora una volta. E per fare cosa? Una scala, su cui salire per affacciarsi sul panorama di uno scorcio su di un bellissimo canale di Venezia, e su un palazzo in cui Hugo Pratt ambientò alcune delle storie veneziane di Corto Maltese.
Un ambiente unico, ambiente da fare assolutamente proprio, per una visita fuori dagli schemi, fuori dal flusso migratorio del turismo di massa veneziano.
La libreria “Acqua Alta” si trova in Calle Lunga Santa Maria Formosa (come riferimento anche Sestiere Castello 5176/B) ed è aperta tutti i giorni dalle 9 alle 20. E’ citata come una della cose più strane e curiosa di Venezia anche sul sito Atlas Obscura, che se non conoscete vi consiglio di visitare, a me è piaciuta tantissimo
Venezia per chi vuole imparare ad amare Venezia
Venezia è un casino.
Se vai nei classici percorsi turistici, magari nelle ore di punta.
Ma se la sorella di un amica (Chiara il suo nome) ti porta “via dalla pazza folla” e ti fa attraversare sestieri e calli “secondari” (cosa c’è poi di secondario in una città così unica?) allora tutto cambia. Allora scopri la calle più piccola della città (calle Varisco), una chiesa che è uno scrigno di marmi (Santa Maria dei Miracoli), una delle più belle e uniche librerie del mondo (Libreria Acqua Alta).
Poi pranzare in una bacaro, baccalà vicentino, baccalà mantecato, cicchetti veneziani.
Dulcis in fundo, un giro nel ghetto, la visita di tre sinagoghe, uniche, bellissime, cariche di storia, accompagnato da Francesco, ebreo e guida eccelsa, persona di elevatissima intelligenza, acume illuminista, brillante umorismo.
E allora Venezia torna umana, sempre unica, sempre un gioiello, ma sfolgorante di storia vera, storia di uomini.
Grazie a chi mi ha fatto vivere momenti indimenticabili
5 (di 20) ragioni per Caravaggio a Milano
Fino al 28 gennaio a Milano, in Palazzo Reale, è allestita la mostra “Dentro Caravaggio”, in cui sono riuniti insieme 20 capolavori del maestro milanese del ‘600. Perché andarla a vedere? 1. Giuditta che taglia la testa a Oloferne, 1602. E’ la prima ragione, anche perché è il primo quadro che si incontra alla mostra.…
La città ideale per vedere La Città Ideale
Il prestito della Città Ideale di Urbino è un evento di grandissima valenza storica e culturale per Mantova. La sottile tavola a tempera della fine del ‘400, ora assegnata ad ignoto pittore dell’Italia centrale, fu a lungo attribuita a Laurana, che impostò il progetto del Palazzo Ducale di Urbino, ma anche a Leon Battista Alberti…
Andromeda e Medusa: Damien Hirst a Venezia
Della mostra “Treasures from the Wreck of the Unbelievable” , realizzata da Damien Hirst per la Fondazione Pinault nelle due sedi di Venezia, Punta della Dogana e Palazzo Grassi, molto è già stato scritto, molto verrà scritto, blog che ne parlano spuntano come i funghi dopo la pioggia autunnale nel sottobosco appenninico. Allora anch’io voglio…
Batman (dove meno te lo aspetti)
A titolo informativo, a Castellucchio ci facciamo un baffo di Giacobbo e di Voyager, nella nostra chiesa abbiamo in mistero molto più “misterioso” di quelli che la trasmissione di RaiDue ci ha fatto vedere in questi anni. Sugli scalini del nostro altare è infatti presente il marchio di Batman, il Batsegnale, e se si considera…
Norcia
Nel 2012 ero in uno dei miei diversi tour in Umbria, terra che amo per vari motivi, intrisa di storia e di spiritualità, terra di sapori e colori. In quell’anno per la prima volto ero stato a Norcia, in una giornata grigia per molto tempo, freddina e non adatta a suscitare entusiasmo. Eppure sembrava fluire…
Godzilla
“Le donne, i cavallier, l’arme, gli amori, le cortesie, l’audaci imprese io canto” L’ultimo articolo era anomalo, diverso da solito, pochissimo testo ( e per questo molto apprezzato dagli utenti Facebook che lo vedono). La ragione era un omaggio ad un pittore che amo molto, René Magritte, e al suo “La Trahison des images”. Non…